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Il ghiacciaio della Marmolada potrebbe sparire tra 15 anni

THE GUARDIAN / Gli scienziati italiani avvertono che la Marmolada si è ridotta dell’80% in 70 anni a causa del riscaldamento globale

Il ghiacciaio più grande e simbolico delle Dolomiti potrebbe scomparire entro 15 anni a causa del riscaldamento globale, hanno avvertito gli scienziati italiani.

I 3’343 m della Marmolada, situata al confine tra Trentino e Veneto e conosciuta come la Regina delle Dolomiti, ha già perso oltre l’80% del suo volume negli ultimi 70 anni.

Aldino Bondesan, professore di geofisica all’Università di Padova e membro del Comitato Glaciologico Italiano, ha detto che le previsioni sull’estinzione del ghiacciaio si stavano avvicinando.

A breve termine, non c’è niente che possiamo fare per salvarlo, perché l’andamento dei ghiacciai in Italia, e di quelli mondiali, può essere invertito solo se c’è uno sforzo globale e una riduzione del cambiamento climatico in corso. (Bondesan)

Bondesan ha detto che il forte calo delle emissioni di carbonio durante il blocco del coronavirus ha avuto solo un’influenza minima nel contribuire a invertire la tendenza per la Marmolada e altri ghiacciai. “Non è durato a lungo e le cose stanno tornando alla normalità”, ha aggiunto.

La Marmolada viene misurata annualmente dal 1902 ed è considerata un “termometro naturale” del cambiamento climatico. Il volume di ghiaccio del ghiacciaio è sceso dai 95 metri cubi del 1954 ai 14 metri di oggi.

È il ghiacciaio più grande e simbolico delle Dolomiti e risponde meglio di altri al cambiamento climatico, quindi le variazioni di volume e dimensioni danno un’indicazione chiara e immediata dei cambiamenti climatici.

Il Comitato Glaciologico Italiano controlla 200 dei 900 ghiacciai italiani. I risultati dell’ultimo studio sulla Marmolada saranno inviati al World Glacier Monitoring Service e pubblicati sul Journal of Glaciology.

L’allarme sulla Marmolada arriva meno di un mese dopo l’evacuazione delle abitazioni in una frazione di Courmayeur, in Valle d’Aosta, a seguito di una rinnovata allerta per il rischio di crollo di un’enorme porzione del ghiacciaio del Monte Bianco, Planpincieux. Il movimento della massa glaciale era dovuto, secondo gli esperti, a “un andamento anomalo della temperatura”.

Planpincieux è stato attentamente monitorato dal 2013 per rilevare la velocità di scioglimento del ghiaccio. Nell’agosto del 2018, una forte tempesta ha scatenato una colata detritica, uccidendo una coppia di anziani quando la loro auto è stata spazzata via dalla strada, attualmente chiusa.

In caso di crollo, la massa impiegherebbe meno di due minuti per raggiungere la strada comunale sottostante.

Tradotto da GeograficaMente.ch

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