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Quando il corpo umano diventa una centrale elettrica

SWISSINFO / Una giovane impresa innovativa svizzera ha sviluppato una tecnologia che trasforma il calore del corpo umano in elettricità. In futuro potremo caricare i nostri apparecchi con l’energia che produciamo naturalmente – e gratuitamente – ogni giorno?

Dimentichiamo per un attimo il solare, l’eolico, la biomassa o l’energia idroelettrica: e se le fonti rinnovabili del futuro fossero… gli esseri umani? Tutti sappiamo che il nostro corpo genera calore. Ce ne accorgiamo in particolare quando siamo a letto con la febbre o dopo uno sforzo fisico. È d’altronde questa capacità endotermica che ci distingue dai rettili e da altri animali a sangue freddo.

Ogni giorno, un adulto rilascia in media tre kilowattora di energia, una quantità che potrebbe far funzionare un televisore a schermo LCD per 30 ore. (Franco Membrini, Mithras)

Meno risaputo è il fatto che il calore umano può essere raccolto e convertito in elettricità. L’idea non è nuova, ma è solo negli ultimi anni che la ricerca ha messo a punto dei dispositivi high-tech che si prestano ad applicazioni pratiche e al mercato di massa. Ad esempio, nel settore delle tecnologie indossabili (wearable technology), quali smartwatch e braccialetti per il fitness, e in ambito medico.

A volersi ritagliare uno spazio in questo mercato all’avanguardia c’è uno spin-off del Politecnico federale di Zurigo fondato nel 2018. “Ho sempre avuto il desiderio di creare qualcosa con un forte potenziale e mi sono interessato al settore tecnologico”, afferma a SWI swissinfo.ch Franco Membrini, fondatore e amministratore delegato di Mithras. Nonostante un master in storia, è stato incuriosito dalla possibilità di sfruttare il calore del corpo umano, intravvedendo sin dall’inizio “il grosso potenziale di questa forma di produzione di elettricità decentralizzata”.

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