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Quando la strada per il medico è troppo lontana

TIO / Davanti alla stazione di Lugano sono comparsi alcuni cartelli con il tipico aspetto della segnaletica svizzera dei sentieri. Ma con località tutt’altro che nostrane…

Se siete passati dalla stazione di Lugano li avrete certamente notati. E magari siete rimasti perplessi davanti ai tipici cartelli dei sentieri escursionistici che indicavano distanze come “72 ore di cammino fino alla postazione sanitaria più vicina”.

Quando finalmente sono arrivata alla postazione sanitaria di Bagandou, l’assistente del posto mi ha detto che lì non c’era possibilità di operarmi, dovevo proseguire per raggiungere l’ospedale di Mbaïki, distante 50 chilometri. Nelle mie condizioni, non ce l’avrei mai fatta a mettermi in cammino per altri due giorni

La segnaletica, temporaneamente installata dall’organizzazione umanitaria Fairmed in quattro fra le principali stazioni svizzere (Berna, San Gallo, Lugano e Ginevra), ha quale obbiettivo quello di mostrare la distanza che separa molte persone da una buona assistenza sanitaria. Gli esempi provengono da Paesi africani (Camerun e Repubblica Centrafricana) e asiatici (Nepal, India e Sri Lanka) e dietro a ogni distanza si nasconde una storia vera.

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