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Andrà tutto bene, Houston

Nel 2018 ho avuto la fortuna di assistere ad una conferenza di Paolo Nespoli organizzata presso l’USI, è stata veramente interessante e consiglio vivamente a tutti di andare a sentirlo se dovesse ricapitare l’occasione.


IL SOLE 24 ORE / Un avamposto oltre i confini terrestri abitato da vent’anni esatti senza interruzioni. E se il luogo più ospitale al mondo fosse lo Spazio? Massima espressione della ricerca scientifica e tecnologica, la Stazione spaziale internazionale ci invita a riflettere sulle prossime sfide del nostro pianeta. Come racconta, in esclusiva per “IL”, Paolo Nespoli, l’astronauta italiano che lì ha vissuto per 313 giorni.

Quando riapri gli occhi la mattina, soprattutto i primi giorni, capita che non capisci dove sei, ma hai l’assoluta certezza di stare precipitando nel vuoto a testa in giù. Di solito queste due sensazioni indicherebbero che sta succedendo qualcosa di estremamente anormale. Poi quando finalmente trovi l’interruttore, ti “ricordi” di non essere sulla Terra ma sulla Iss, la Stazione spaziale internazionale, nella tua cuccetta, una specie di cabina telefonica ben insonorizzata. E quindi va tutto bene, almeno così ti ripeti un paio di volte, sperando che la logica abbia il sopravvento sulle sensazioni.

Se ti svegli alle 6:00 come da programma, hai circa novanta minuti prima dell’inizio della giornata. La routine mattiniera non è molto diversa da quella di casa: bagno, toeletta, colazione. Poi controlli la pianificazione giornaliera per assicurarti che non ci siano sorprese o per fissare le domande che farai a breve ai centri di controllo. Se fai veloce, ci scappa un’occhiata al programma elettronico che ti rivela tutte le orbite giornaliere. Ci sarà qualche passaggio per il quale varrà la pena di trovare il modo di andare velocemente alla cupola, la finestra panoramica puntata sul mondo? A volte sì. Ma devi impostare una sveglia, altrimenti il passaggio, e magari la fotografia, te li perdi di sicuro.

Nel buio sento di cadere nel vuoto. Dovrei essere terrorizzato e invece comincia a piacermi. Sognerò sicuramente di volare libero sopra qualche parte del pianeta.

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