Coscienza SvizzeraUrbanistica

Abitare la Terra dopo la pandemia – Una lettura geografica della crisi

COSCIENZA SVIZZERA / Ciò che proponiamo è una sorta di cronaca ragionata dedicata a un evento collettivo di cui tutti noi abbiamo fatto esperienza (di Claudio Ferrata)

Quanto si potrà leggere costituisce, appunto, il frutto di un’esperienza drammatica e nel contempo unica che, soprattutto nei primi momenti, ci ha lasciati sconcerti. E nel contempo costituisce il tentativo di razionalizzare e comprendere quanto stava succedendo inserendo le vicende in un contesto più vasto e avvalendosi degli strumenti delle scienze sociali e, in particolare, della geografia umana. Naturalmente molti si sono espressi, con competenze mediche e epidemiologiche specifiche, ma una chiave di lettura che, ci pare, sia stata poco adottata malgrado la sua pertinenza è quella della spazialità:

Come ogni fenomeno di diffusione anche quello di un’epidemia si propaga infatti in uno spazio e nel tempo.

Quanto avvenuto non ha fatto altro che incidere sulla nostra quotidianità e sui legami di geo-graficità che ci connettono alla Terra, evidenziando tendenze e fragilità di un mondo globalizzato che pare aver dimenticato di riflettere sulle proprie scelte e sui fondamenti biologici ed ecologici delle società umane. Pensiamo che, dopo diversi mesi, e in una nuova fase della pandemia, la maggior parte delle nostre considerazioni rimanga valida.

Geografia e urbanistica non fanno altro che ricordarci l’attenzione che dobbiamo al nostro pianeta e il saggio che qui presentiamo e le “40 parole” che abbiamo evocato vanno di pari passo:

L’approccio geografico e territorialista che pratichiamo può essere visto come una risposta ai problemi generati da questa crisi.

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