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Nuovo campus: un carcere di cemento?

Oggi il Corriere del Ticino ha pubblicato un interessante articolo riguardante il nuovo campus USI-SUPSI di Viganello: Lo chiamano «il carcere», ma il verde arriverà.

Sicuramente per dare un giudizio bisognerà aspettare il termine dei lavori, ma per ora è difficile vederlo diversamente da un blocco di cemento su una distesa dello stesso colore. Nonostante venga affermato che ci saranno alberi e un prato fiorito, la piazza centrale non sembra cambierà molto aspetto in futuro, nemmeno guardando il rendering del progetto.

Questo lascia un po’ perplessi soprattutto pensando al recente studio che ha rivelato la presenza di diverse isole di calore a Lugano dovute proprio all’assenza di verde cittadino, problema risolto da Sion proprio aumentando gli spazi verdi, non certo aumentando le spianate di cemento o “pietra naturale ticinese”, perché è pur sempre grigia.

Chissà se ci sarà almeno un po’ di verde sopra i tetti (dalla foto più recente si potrebbe pensare di sì).
Sarà anche interessante vedere come verrà realizzata l’area lungo il fiume, dove dovrebbero essere messi dei gradoni simili alla foce per permettere l’accesso al fiume, progetto che fa parte del “raggio verde” di rivitalizzazione di tutto il fiume Cassarate, dal Piano della Stampa fino alla Foce, ma non si sa quando di preciso verrà realizzato.

Articolo originale di GeograficaMente.ch

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