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L’epidemia di Coronavirus ha abbattuto le emissioni inquinanti in Cina di 100 milioni di tonnellate metriche

BUSINESS INSIDER / Van Morrison invitava il suo ascoltatore a non demordere e a pensare che, prima o poi, nella vita si passa sempre a camminare sul bright side of the road, corrispettivo poetico del nostro proverbiale bicchiere mezzo pieno. E paradossalmente, anche la crisi da coronavirus che sta paralizzando l’economia globale e alimentando paure fra le popolazioni, porta con sé un effetto collaterale positivo: il crollo delle emissioni inquinanti in Cina, come mostrano questi grafici.

Di fatto, il combinato di fabbriche che lavorano a ritmi che non superano il 30% della normale operatività e il traffico pressoché azzerato nel periodo di grandi spostamenti del Capodanno lunare ha garantito un netto miglioramento della qualità dell’aria. Un effetto economico indiretto dell’epidemia, che ha comportato un taglio di emissioni di CO2 pari a 100 milioni di tonnellate metriche, una quantità vicina a quella generata dal Cile in un anno.

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